App Marketing

- La fase di sensibilizzazione o awareness -

Sembra passato un secolo da quel 2008, quando nelle nostre tasche e nelle nostre borse sono entrati gli smartphone e nelle nostre vite sono comparse, dapprima timidamente, e poi come un fiume in piena, le “applicazioni per dispositivi cellulari”, oggi comunemente note come App mobile, oppure più familiarmente App.

Oggi, anche i bambini sanno che avere una propria applicazione su un dispositivo mobile in pianta stabile è quantomai redditizio, a patto che l’App funzioni e sia scaricata e utilizzata da molti.

Spesso però, sia chi sviluppa da se, sia chi commissiona un’applicazione a terzi, pensa soprattutto a soddisfare quest’ultimo fattore, sottovalutando, a volte clamorosamente, il primo.
Si tende quindi a considerare la pubblicazione e la diffusione dell’app come una cosa naturale, una specie di effetto domino messo in moto dalla bontà dell’applicazione, o della sua innegabile utilità.

Niente di più sbagliato.

Nella “lontana” epoca pionieristica di soli 14 anni fa questo forse avrebbe avuto senso, anche se già allora divennero virali applicazioni inutili e costruite male, che però facevano leva sulla curiosità e l’inesperienza degli utilizzatori.
Ma oggi, con oltre 5 milioni di applicazioni disponibili, è da folli pensare di entrare in questo mercato senza il minimo di preparazione commerciale, sperando soltanto nella bontà del proprio prodotto.

Insomma, il mercato è abbastanza saturo e la passerella al binario dell’Espresso Delle App Originali in partenza per Fantastiliardiland diventa ogni giorno più affollata e stretta.

Questo non vuol dire che bisogna rinunciare a creare nuove applicazioni. Al contrario. Ma è necessario promuoverle e farle conoscere, in modo che i potenziali utenti ne capiscano la bontà, ne apprezzino le qualità, e desiderino averla sul proprio telefono.

Insomma: devi “fare marketing”. Intendi?

⚠️ Avviso ai sognatori e cacciatori di unicorni! 🦄
Per fare un’app ci vogliono competenza, tempo e danaro. Se ti hanno fatto credere nella favola che per fare app basti un po’ di fantasia, zucchero e un pizzico di buona volontà, purtroppo non è così. Se ancora non ci credi, vai da Aranzulla che ti spiega come fare da te la tua app e ti auguriamo tanta fortuna.
Se vuoi invece farti un idea di quanto può costare veramente un app, ne parliamo in questo articolo.

E quanto mi costa?
Dipende ovviamente dal tipo di app e dagli obiettivi, ma esiste una regola aurea che, condensata in una frase, suona più o meno così: il costo del marketing è uguale o superiore a quello per lo sviluppo dell’app.


Il primo elemento fondamentale da considerare è il fattore TEMPO.
Tutta l’attività promozionale va infatti inserita in una stringa temporale che precede, affianca e supera lo sviluppo dell’app, e che possiamo suddividere in tre grandi fasi:

  1. Il momento di sensibilizzazione, o di pre-lancio, ben definito in inglese come Awareness period.

  2. La fase di acquisizione o acquisition, che coincide con la fase di lancio dell’app.

  3. La fase di mantenimento o retention, che copre la vita dell’app, gli aggiornamenti e le novità future.

In questo articolo ci concentreremo sulla prima fase; quella di sensibilizzazione, la più delicata e cruciale, in grado di determinare il successo, non solo delle fasi seguenti, ma della tua stessa app!

 

La fase di sensibilizzazione (awareness)

In questa, dove si crea la consapevolezza del marchio e la visibilità del prodotto prima del lancio, devi cominciare a farti delle domande un po’ fastidiose, del tipo: “in che modo il mio utente-modello potrà scoprire la mia app? Dove la vedrà? CHI È il mio utente-modello?”.
Sì, è obbligatorio rispondere a queste domande, ma per farlo devi avere prima un’idea ben chiara della tua brand identity, vision mission, marketing mix e tutta la compagnia cantante di strumenti dai nomi inglesi, utili, anzi indispensabili per capire chi sei, cosa fai e soprattutto, perché lo fai.
(Se non hai ben chiaro di cosa stiamo parlando, è inutile perdere tempo a leggere questo articolo, ti consigliamo di leggere questo).

Sostanzialmente devi avere una conoscenza approfondita del tuo prodotto e della tua attività per attuare una strategia di posizionamento per la tua app perché, forse lo saprai già, ma lo ripetiamo comunque, le persone tendono ad allinearsi più con lo scopo e i valori di un brand che con le sue caratteristiche reali.

E se il tuo prodotto è in concorrenza con altri similari, allora il tuo scopo, i tuoi valori, e il tuo status, faranno la differenza.

Piccolo esempio: Pensa a RedBull: Prima di tutto, quanti prodotti con caratteristiche simili, se non migliori, esistono sul mercato?
Secondo: a chi piace veramente quella roba?
Con cosa si identifica quindi il marchio RedBull? Una bibita sintetica dal gusto discutibile e simile a tante altre, oppure con quel pazzerello istinto umano che ci porta a curiosare oltre l’orizzonte dei propri limiti?

Una volta ben chiare e solida la tua identità e il tuo obiettivo, ecco una serie di passi strategici che sarebbe bene seguire durante la fase di sensibilizzazione del tuo piano di app marketing.


Analisi e ricerca di mercato

Il discorso è semplice: per essere introdotto con efficacia nel mercato, ogni nuovo prodotto o servizio ha bisogno di una ricerca di mercato.

Bisogna osservare e capire i tuoi clienti, o potenziali tali, e questo, lo ribadiamo, deve avvenire ben prima dello sviluppo.
Fai qualche modello di test (noi li chiamiamo mockup) per meglio definire fino a che punto la tua app è in grado di sodisfare i bisogni dei tuoi potenziali clienti.
Se hai dei concorrenti diretti, è ancora meglio! Conduci ricerche sulle loro app, studiane a fondo i punti di forza e i punti deboli, e fallo prima della fase di sviluppo (l’abbiamo già detto?), perché ti permetterà di correggere e migliorare il tuo progetto per costruire un app sicuramente migliore dal punto di vista dell’esperienza cliente.
Se non hai ben chiaro come effettuare questo tipo di ricerca, ti suggeriamo di dare un’occhiata ad esempio al sito Data.ai, che potrà fornirti eccezionali strumenti di ricerca ma anche darti le basi per capire da che parte iniziare (certo, puoi anche chiedere a noi, ma prima sappiamo che ci si deve sbattere la testa da soli).


User personas e Identità

In questo processo si va a scoprire l’identità tuo cliente-tipo e che vita fa, creando le cosiddette user personas o, in italiano: profili utente. Questi profili descrivono singolarmente gli utenti-tipo della tua app, definendo età, genere, lavoro, attività, interessi, passatempi e preferenze.
I profili utenti definiscono anche gli obiettivi principali degli utenti, e le sfide che quotidianamente affrontano. Interpolando i profili utente a servizi e prodotti, sarà più facile comprendere il mercato di destinazione, le sue aspettative e prevedere le sue reazioni.

Profili utente dettagliati ti aiuteranno a definire le funzionalità dell’app, l’interfaccia utente, le piattaforme preferite, la strategia di monetizzazione e la tua stessa identità di brand.
In più, allineando il tuo pubblico di destinazione con i profili utente corretti, puoi rispondere meglio alle richieste del mercato e, in definitiva, perfezionare la tua strategia di marketing per la tua app.


Analisi della concorrenza

Abbiamo già parlato dei competitor e dell’importanza di raccogliere informazioni su di essi per migliorare la tua proposta, ma è molto importante anche capire quanto “pericolosi” possano essere, e stilare una vera e propria classifica.
Per far questo devi strutturare le informazioni sui tuoi concorrenti in modo analitico, soprattutto se la tua app è all’interno di una piccola nicchia di mercato in cui ogni passo falso è un favore diretto alla concorrenza.

I dati da cercare sono: la strategia di prezzo e i costi, le piattaforme disponibili, le modalità di rilascio degli aggiornamenti, le recensioni e il grado di soddisfazione degli utenti e, naturalmente le strategie di marketing e di branding.

Incrociando questi dati, potrai determinare non solo i punti deboli dei concorrenti, ma anche renderti conto di tutte le ottime soluzioni che essi hanno adottato (le best practises), e come impattano sul mercato di riferimento. Scartandole, adattandole migliorandole e riproponendole sul mercato come tue potrai far fare un salto di qualità alla tua app e la distinguerai dalla concorrenza.

Aspettati ovviamente che i tuoi concorrenti facciano altrettanto. Per questo è importante che l’analisi dei competitor sia continuativa, proprio per evitarti brutte sorprese. È una fatica? Certo che sì, ma è una fatica che paga sempre, perché questa competizione è il fondamento per garantire ai tuoi clienti aggiornamenti continui e un servizio sempre migliore.


Una landing page o un sito dedicato

Molte analisi di mercato, hanno evidenziato che le persone danno più credito a quanto leggono in una pagina informativa (sito web o carta stampata) che in una inserzione pubblicitaria.

Per questo, creare una pagina di pre-lancio, anche una semplice landing page (ad esempio quella che abbiamo creato per l’app BUONAPPE), può aiutare moltissimo a creare consapevolezza attorno al tuo brand e aspettativa sul prodotto.

Una cosa intelligente da fare è allineare la creatività e i contenuti della tua pagina web allo stile dell’app nella sua futura visualizzazione negli app store. Usare immagini e video che poi andrai a riproporre negli store, garantirà coerenza con il brand, un più facile riconoscimento e familiarità da parte degli utenti, oltre ad un passaggio più fluido e naturale tra le piattaforme.

Inoltre, avere una landing page (o un sito dedicato) nella fase di pre-lancio, ti sarà molto d’aiuto nel posizionamento e ti farà risparmiare denaro nella pubblicità durante la fase di lancio.
Infatti, lavorare sui contenuti e sul SEO ti garantirà non solo visibilità sui motori di ricerca ma ti farà guadagnare autorevolezza e rilevanzaB, che si tradurrà in meno danaro da dover spendere nelle inserzioni pubblicitarie, e con risultati migliori!

Infine, una landing page è un formidabile strumento di marketing per la raccolta degli indirizzi email di potenziali utenti.
Con un semplice modulo di iscrizione, infatti, si potranno invogliare le persone ad iscriversi alla newsletter che li informerà, banalmente, in questa fase di quando l’app sarà scaricabile, oppure offrirà loro dei vantaggi sull’abbonamento o sul prezzo di acquisto.
Potranno inoltre esserci promozioni o funzioni extra, in offerta oppure gratuite, per gli early adopter (in base al tipo di monetizzazione o servizio che hai impostato nel tuo business plan).
Potrai anche offrire un accesso anticipato (e magari gratuito) all’app per una selezione di utenti, per creare un network di partenza, o invogliare i download successivi, per non parlare poi di quanto prezioso sarà il tuo database nelle successive fasi di acquisizione e mantenimento.
Insomma, le opzioni sono infinite, e chi sostiene che l’email marketing è morta, non sa quel che dice, oppure è in malafede ;-)


Attività di divulgazione

Questa è una “zona grigia” spesso fraintesa o dimenticata tra le iniziative di marketing per le app.

È il momento in cui dovresti contattare agenti, PR, influencer e blogger per creare consapevolezza e suscitare interesse attraverso articoli, interazioni nei social media, backlinks da altri siti web di informazione o del settore, alla tua landing page.
Ti serve un network di contatti comunicativamente e pubblicamente attivi da coinvolgere e a cui far comprendere bene le potenzialità della tua applicazione, e questo sarà vitale quando dovranno scriverne o fare una recensione.

Sappiamo che è pratica comune delle grandi compagnie pagare gli influencer e gli amministratori di gruppi social, o condurre campagne a pagamento insieme a loro, ma non è sempre necessario spendere soldi in pubblicità, o pagare le persone per ottenere risultati.
O meglio, è saggio pagare le persone giuste. Quindi, e se non lo vuoi o non sei in grado di farlo da solo, è buona cosa rivolgersi fin da subito ad un’agenzia di marketing.


Utilizzare i social media

Piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, Youtube, Tiktok, per menzionare le più generaliste, possono aiutarti a spingere la tua campagna di sensibilizzazione pre-lancio. Proprio per questo, è vitale attivare i tuoi account social prima del lancio. Solo in questo modo infatti potrai acquisire followers dalle rispettive piattaforme, oltre che monitorare e comprendere le reazioni delle diverse fasce demografiche di cui ogni piattaforma è riferimento.

Inoltre potrai utilizzare le diverse piattaforme per testare e affinare le tue strategie di comunicazione prima del lancio ed ottenere già delle risposte - ad esempio se nella tua pagina social è ben chiaro il tipo di app e le sue funzionalità - e veicolare click alla tua landing page.

Come abbiamo detto sopra, un messaggio autentico è maggiormente apprezzato rispetto ad una pubblicità. Il consiglio è quindi quello di utilizzare fino in fondo le potenzialità gratuite dei social media, utilizzando hasthag personalizzati, inserendo storie e creando coinvolgimento e aspettativa nel tuo potenziale mercato.
Questo ti permetterà di costruire nel tempo la tua community, che farà da portavoce alla tua app e ti difenderà dai troll!.


Creare contenuti rilevanti sull’app

Una buona content strategy distribuita su più media è lo strumento più efficace per farsi conoscere.
Puoi scrivere articoli (proprio come questo) da pubblicare sulla pagina del tuo blog o della tua landing page, oppure da far pubblicare su testate online. Puoi descrivere le funzioni della tua app, mostrare screenshot o video dell’app ma soprattutto parlare dello scopo dell’app e del perché è speciale!

Fare questo, in combinazione con la strategia social media di cui abbiamo parlato prima, e magari integrandola con una campagna email, ti aiuterà ad ampliare ancor di più la base della comunità di persone e aziende che saranno a conoscenza della tua app prima del lancio e ad aumentare considerevolmente la rispettabilità dell’app stessa.


Data di rilascio

Sì bene, abbiamo parlato di tutte quelle strategie utili a promuovere l’app prima del lancio, ma quando avverrà questo lancio?

Questo è un punto cruciale, che deve essere pianificato con cura e concordato con il piano di marketing fin nei minimi dettagli, preventivando il più possibile ogni possibile discrepanza dalla data definita.
Per esperienza sappiamo che è facile allungare la data di rilascio di un’applicazione, anche di mesi, a causa di rilavorazioni, ripensamenti modifiche, anche in presenza di un’ottima pianificazione. E questo si ripercuoterebbe anche sulle tue campagne di marketing, sulle promesse fatte ad investitori e clienti e, naturalmente sui costi di marketing!

È importante anche prevedere possibili ritardi tecnici dovuti a terze parti, come ad esempio dagli stessi Appstore. Proprio questi ultimi spesso rappresentano un collo di bottiglia, dovuto alla politica di revisione e controllo interno della conformità dell’app ai criteri di usabilità, accessibilità e rispetto della privacy di Applestore e GooglePlay. Mentre quest’ultimo è abbastanza di manica larga (e infatti le applicazioni per Android sono potenzialmente più “pericolose”proprio perché meno controllate), Applestore ha un processo di revisione delle app estremamente severo e lungo che può richiedere giorni o addirittura settimane.


Quindi, ricapitolando, in questa prima parte abbiamo visto come sia di vitale importanza iniziare a parlare dell’app ben prima della sua messa online, seguendo una strategia coerente e il più possibile organica, con un’attenzione particolare a:

  • Analisi e ricerca di mercato.

  • Creazione di user personas (profili utente) e di un’identità forte.

  • Analisi continuativa della concorrenza.

  • Creare una landing page (o un sito web) di riferimento.

  • Promuovere attività di divulgazione con un network di specialisti.

  • Creare una community attraverso i social media.

  • Creare contenuti rilevanti e persistenti sull’app.

  • Monitorare la data di rilascio.


Termina qui la prima parte di questo articolo, interamente dedicata alla fase di sensibilizzazione.
Le successive fasi di acquisizione e mantenimento sono altrettanto importanti per garantire il successo di un’app, ma di queste parleremo nei prossimi due articoli.

Se vuoi saperne di più, o hai dubbi, scrivici nei commenti, oppure contattaci direttamente, non vediamo l’ora di rispondere alle tue domande.

Ci vediamo presto sugli appstore! 🚀

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